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MUSEI

MUSEO DEL CINEMA
A Torino nacque il cinema italiano: i primi film del nostro Paese furono prodotti qui e il Museo rende loro omaggio utilizzando sapientemente le architetture della Mole, alta 167 metri, opera di Alessandro Antonelli, oggi simbolo della città. Viene qui presentata la storia del cinema in un'area espositiva su cinque livelli, per una superficie complessiva di 3.200 mq. Un ascensore panoramico attraversa il Museo e la cupola, permettendo di ammirare scenografie e oggetti in un effetto di grande spettacolarità e il panorama dall'alto della città. Otto aree tematiche spiegano come è nato il cinema, le varie fasi della realizzazione di un film, con sceneggiature, telegrammi preziosi (quello ricevuto da Fellini per la candidatura all'Oscar di 8 e mezzo), costumi di scena indossati da star (alcuni reperti hanno sfiorato anche Marilyn Monroe, Charlie Chaplin, Rodolfo Valentino), ma anche oggetti creati per le storie fantastiche (un uovo di Alien, una maschera del Pianeta delle scimmie...).
Mole Antonelliana, via Montebello, 20 - 10124 Torino
011/8125658
www.museonazionaledelcinema.org/


MUSEO EGIZIO
La collezione egizia di Torino è tra le più importanti al mondo: gli splendidi reperti ci raccontano di questo popolo affascinante e misterioso. L'esposizione si estende su tre piani: la visita inizia dalle sale al pian terreno, di recente allestimento, che sono dedicate all'esposizione di reperti appartenenti ai periodi più antichi della storia egizia. Si prosegue quindi nel seminterrato con i reperti ritrovati nel corso degli scavi effettuati da Ernesto Schiaparelli a Gebelein, Asiut e Qwa-el-Kebir. E' esposta una serie di corredi funerari con sarcofagi, oggetti che accompagnavano il defunto nell'aldilà, etc. Si risale al piano terra per ammirare le splendide forme del tempio rupestre di Ellesjia dedicato dal Faraone Thutmosis III e donato dall'Egitto all'Italia come riconoscimento per la collaborazione nell'opera di salvataggio dei templi della Nubia. Lo statuario è ricchissimo di opere tra cui la splendida statua del faraone Ramesse II. Al primo piano la visita prosegue con le sale dedicate alle tradizioni funerarie e religiose, alla vita quotidiana, alla scrittura, alle divinità ed alla pittura. Si possono ammirare tra i tanti reperti anche quelli ritrovati nella tomba dell'architetto Kha e di sua moglie Merit.
Via Accademia delle Scienze, 6
011/535901- 011/535181
www.museoegizio.org

GALLERIA SABAUDA
E' una delle Pinacoteche più importanti d'Italia e fu istituita nel 1832 a Palazzo Madama per volontà di Carlo Alberto. Qui potrete ammirare le collezioni che provengono dal Palazzo Reale, da Palazzo Carignano e dal Palazzo Durazzo di Genova. La Galleria fu ceduta allo Stato nel 1860 e dal 1865 si trasferì al secondo piano del Palazzo del Collegio dei Nobili, oggi Accademia delle Scienze. Qui troverete due piani espositivi con oltre 700 dipinti divisi in 7 settori.
Via Accademia delle Scienze, 6
011/535901- 011/535181
www.artito.arti.beniculturali.it

PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI
Lo Scrigno, la cosiddetta struttura del Lingotto, sospesa e illuminata solo da un tetto di cristallo, ospita la collezione privata donata alla città da Giovanni e Marella Agnelli. Questo spazio, progettato da Renzo Piano, è stato aperto al pubblico nel 2002. Le opere che si possono ammirare non seguono criteri accademici ma offrono originalità e gusto. Sono esposte tele del Settecento, Ottocento e Novecento con pittori come Canaletto, Renoir, Matisse, Tiepolo ma anche opere di Picasso, di Modigliani, Balla, Manet e Severini. Sotto Lo Scrigno si trovano altri livelli dedicati ad esposizioni temporanee.
Via Nizza, 230
011/0062713
www.pinacoteca-agnelli.it


MUSEO REGIONALE DI SCIENZE REGIONALI
Il Museo Regionale di Scienze Naturali fu istituito nel 1978 ed è ospite dell'edificio seicentesco che fu la sede dell'Ospedale San Giovanni Battista. Qui potrete ammirare collezioni di botanica, entomologia, geologia, mineralogia, petrografia, paleontologia e zoologia. Inoltre, ospita spesso mostre e potrete anche consultare una meravigliosa biblioteca specialistica.
Via Giolitti, 36
011/4326354
www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali

MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO
Il Museo ha sede nel palazzo che fu la residenza dei principi di Carignano, costruita da Guarino Guarini. Qui fu allestita nel 1848 per volere di Carlo Alberto la Camera dei Deputati del Regno di Sardegna, tuttora ivi conservata. Tra il 1864 e il 1872 il Palazzo fu ampliato per ospitare il primo parlamento dell'Italia unita. All'interno del museo si potranno ammirare documenti, cimeli, armi, uniformi e testimonianze dell'Italia dalla fine del XVIII secolo alla prima Guerra mondiale
Palazzo Carignano- Via dell'Accademia delle Scienze, 5 - 10123 Torino
011/5621147
www.regione.piemonte.it/cultura/risorgimento

BIGLIOTECA REALE
La biblioteca reale istituita da Carlo Alberto nel 1832, nel suo ambiente neoclassico, ospita 185.000 volumi, tra cui il più antico data dal XI secolo. Ci si trovano stampati, manoscritti, pergamene, incunamboli e 2000 disegni, compresi il famoso Autoritratto a sanguigna e Il Codice sul volo degli uccelli di Leonardo Da Vinci. Attualmente sono aperti al pubblico gli appartamenti privati del Re e della Regina Maria Teresa e le sale di rappresentazione del primo piano.
P.zza Castello, 191 - 10124 Torino
011/543855


MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
La sede del museo, è un'edificio architettonicamente interessante. Una collezione di oltre 170 vetture offre una panoramica sulla storia dell'automobile dalle origini ai nostri giorni. L'idea del museo è stata pensata nel 1932 da Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia, quest'ultimo socio fondatore della FIAT. Successivamente le Fabbriche di Automobili e la famiglia Agnelli promossero la costruzione di una sede permanente.
Corso Unità d'Italia, 40 - 10100 Torino
011/677666
www.museoauto.it


MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
Fondato nel 1874 ad opera del Club Alpino Italiano, attualmente il Museo opera con un'ampia e composita attività di rilievo nazionale e internazionale. Ospita una vasta documentazione sugli aspetti naturalistico - ambientali della montagna, sulle sue tradizioni e sulla pratica alpinistica nelle sue varie manifestazioni ed è sede di mostre. Nel museo funzionano inoltre due centri di documentazione e una cineteca storica.
Via Giardino, 39- Monte dei Cappuccini- Torino
011/6604104
www.museomontagna.org


MUSEO DEL TESSILE
Il museo prende sede nel vecchio convento di Santa Chiara. Sono esposti tutti gli strumenti necessari al mestiere, dalla raccolta del gualdo per la tintura agli attrezzi per la filatura e alla tessitura.
Via De Maria 10 - Chieri
011/9427421
www.fondazionetessilchieri.com


MUSEO MARTINI DI STORIA DELL'ENOLOGIA
Nel 1961 è stato instaurato il primo museo sulla storia del vino in Europa nelle vecchie cantine della casa settencesca della famiglia Martini&Rossi. E' un'esposizione di più di 600 strumenti ed oggetti per l'elaborazione e la sacralizzazione del vino di cui i primi risalgono addirittura all'epoca degli etruschi. Il museo consta di 16 sale ed è un vero e proprio percorso tra le cantine.
Piazza Luigi Rossi 1 - Chieri
011/94191
www.martinimuseum.org

MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE Inserito nel Parco Fluviale del Po, il museo è porta di accesso ai sentieri che conducono alla Riserva Naturale della Lanca di S. Michele e del Bosco del Gerbasso. L'esposizione comprende svariati esemplari minerali e animali ed il museo propone, inoltre, visite interattive che includono diversi attività tematiche.
Parco Cascina Vigna, Via San Francesco di Sales, 188 - Carmagnola
011/9724390
http://www.storianaturale.org



RESIDENZE REALI

PALAZZO REALE
Al posto dell'antico Palazzo Vescovile, è stato costruito il Palazzo Reale nel 1646 che è stato residenza reale sabauda ufficiale fino al 1865. E' Amedeo di Castellamonte che ha disegnato la facciata ed i rifacimenti hanno avuto corso fino al '900. Con questo palazzo i Savoia volevano mettersi all'altezza delle altre regge europee, perciò hanno partecipato alla creazione del palazzo i migliori artisti ed architetti dell'epoca. Infatti, è stato André Le Nôtre a creare i giardini, il medesimo che ha fatto i famosi giardini della reggia di Versailles. Gli appartamenti sono molto ricchi in arredamenti e decorazioni. Importanti la Sala del trono della Regina, la Sala da pranzo con fumoir, il Salone da ballo che poteva accogliere fino a 2000 ospiti, la Galleria del Daniele con i ritratti di i Savoia e la Scala delle Forbici di Filippo Juvara anche decoratore del gabinetto cinese.
Piazzetta Reale
011/4361.455
http://www.ambienteto.arti.beniculturali.it


PALAZZO MADAMA
Circa duemila anni fa, all'epoca dell'impero romano, Palazzo Madama era una delle porte d'ingresso alla città in corrispondenza del decumano massimo che oggi è via Garibaldi. Nel medioevo, da entrata nella città divenne posto di difesa. E' solo con Ludovico d'Acaja, nei primi del '400, che prende l'aspetto che ora coincide con uno dei due volti di Palazzo Madama. Nel tempo, il palazzo ha giocato ruoli diversi come dimora per ospiti di rango, spazio per le cerimonie pubbliche e feste. E' Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, vedova di Carlo Emanuele II, che, tramite l'architetto Filippo Juvarra, dà l'immagine dell'ormai Palazzo Madama, soprannome della residenza ufficiale delle madame reali. Dal 1934, il castello ospita il Museo Civico d 'Arte Antica di Torino che grazie alle sue 30.000 opere rintraccia la memoria storica ed artistica di Torino e del Piemonte.
Piazza Castello - Museo Civico di Arte Antica
011/442.99.21
www.palazzomadamatorino.it


CASTELLO DEL VALENTINO
Carlo e Amedeo di Castellamonte, architetti del Castello, sono stati influenzati e non poco per la sua costruzione dai desideri e gusti di Madama reale Cristina di Francia, che prese residenza nella proprietà affacciata sul Po, circondata dal bel parco, nel 1630. La costruzione del castello finì nel 1660. La bella Madama transalpina teneva particolarmente ai caratteristici tetti inclinati alla francese in ardesia. Per la decorazione sono stati chiamati grandi artisti luganesi che hanno creato stucchi e affreschi che si possono ammirare nel Salone d'Onore, nella Stanza Verde, in quella delle Rose, del Valentino e nella Stanza della guerra. Nel '500 era il castello fluviale dei Savoia e accoglieva feste indette dalla madama reale, tornei e battaglie fluviali. Oggi, il castello ospita la facoltà d'Architettura dell'Università di Torino ed è chiuso ai visitatori.

BORGO MEDIEVALE
Il Borgo Medievale sorse nel 1884 in occasione dell'Esposizione Universale e fu ideato da un gruppo di artisti e letterati torinesi che volevano far rivivere l'ambiente di un borgo piemontese del XV secolo. All'interno del Borgo è possibile visitare il Castello, che si rifà a quello di Fenis in Val d'Aosta, attorniato da botteghe artigiane, abitazioni e negozietti, con le classiche mura con il fossato collegato mediante un ponte levatoio Indirizzo Via Mattioli, 39

REGGIA VENARIA
Nel 1659 si concretò il grandioso progetto del duca Carlo Emanuele II di edificare una sede stabile per la pratica della caccia. Ultimato nel 1675 ca., realizzava un "unicum", rappresentato da Borgo-Reggia-Giardini che si sviluppava lungo un asse di ben 2 Km. Il Borgo, che riproduce la forma del Collare dell'Annunziata, proponeva al centro una piazza quadrovale. La Reggia propriamente detta comprendeva due corti e aveva come nucleo centrale il "Salone di Diana". A sud ovest erano le scuderie, i canili, la citroniera, il "Parco alto dei cervi" e, in affaccio al Borgo, la cappella di S. Rocco. La distruzione di alcune parti dell'impianto operata dalle truppe francesi del Catinat nel 1693 fu occasione dell'avvio del progetto di rinnovamento del complesso (1699-1713). Questa volta fu preso come modello di riferimento la reggia di Versailles. Di questo progetto fu, tuttavia, realizzata solamente la parte a sud ovest mentre la manica a nord fu costruita per la morte prematura del Garove nel 1713. Nel 1716 il cantiere fu affidato a Filippo Juvarra e, dopo la sua morte, passò a Benedetto Alfieri.
011/4593675
www.lavenaria.it


CASTELLO DI RIVOLI
Originariamente il Castello di Rivoli era una cassaforte originaria del secolo XI. Solo in seguito fu progressivamente trasformata dai Savoia in una grandiosa residenza extraurbana affidata in tempi diversi agli architetti Vitozzi, Castellamonte e Juvarra. Quest'ultimo ebbe l'incarico da parte di Vittorio Amedeo II di creare un simbolo della magnificenza regale dei Savoia; Juvarra ideò un grandioso progetto che purtroppo rimase incompiuto. Dal piazzale del Castello si gode un suggestivo panorama di Torino e delle colline del Monferrato e delle Alpi, da quelle Marittime al Monte Rosa. Dal 1984, il castello ospita il museo di Arte Contemporanea che è teatro di molti eventi e mostre temporanee. La mostra permanente che si divide in 38 sale, dedicata al ventesimo secolo ha acquisito fama internazionale. Si possono anche ammirare alcune opere all'aperto ingegnosamente integrate alla struttura antica del castello.
Piazza Mafalda di Savoia - 10098 Rivoli
011/9565222
www.castellodirivoli.it


PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI
Capolavoro di Filippo Juvarra, la Palazzina di caccia di Stupinigi è un gioiello di architettura e di arredamento settecenteschi. Sorse per volere di Vittorio Emanuele II e fu costruita come palazzina di caccia, ma il sovrano, nel 1730, ad un anno dall'inizio dei lavori della palazzina, abdicò. Quando l'anno dopo ritornò a Torino, con il proposito di riprendere il potere, venne arrestato, essendo considerato l'artefice di una trama politica. Suo figlio, Carlo Emanuele III, fu il continuatore della costruzione e si affidò per la prosecuzione dell'opera di Juvarra, all'architetto Benedetto Alfieri, che concluse l'edificazione nel 1733. Il nuovo sovrano trasformò Stupinigi in un luogo di svaghi raffinati. L'interno della Palazzina è diviso in quattro appartamenti (Nuovo, Delia Regina, Del Re e Dei Duchi) che gravitano attorno ad un salone centrale regale, grandioso, ricco di stucchi ed affreschi, dove si svolgevano sontuosi ricevimenti e balli. Gli appartamenti sono arredati con mobili di vario stile, in prevalenza impero e barocco, con affreschi, sovrapporte e sculture, tutte opere di artisti torinesi o residenti a Torino tra il 1732 ed il 1785. Napoleone, nel 1805, vi soggiornò per oltre una settimana, prima di recarsi a Milano per l'incoronazione a Re d'Italia. Tra i tanti personaggi storici che abitarono nella Palazzina, per periodi più o meno lunghi, possiamo ricordare la prima Regina d'Italia, Margherita di Savoia, Paolina Bonaparte e la Regina del Portogallo, Maria Pia. Quest'ultima, nella pace dell'incantevole dimora, cercò conforto e distrazioni per le sue sventure familiari e vi restò fino alla morte. Inoltre, le camere di Stupinigi potrebbero ancora raccontarci di celebri amori segreti, in particolare dei "convegni" di Vittorio Emanuele II con la "Bela Rusin". Attualmente una parte della Palazzina è adibita a Museo Storico dell'Ammobiliamento Artistico. Nella Palazzina e nel bellissimo parco, vengono ospitate regolarmente mostre e manifestazioni, tra le quali possiamo ricordare: Giochi Senza Frontiere, Suoni e Luci, la mostra sul Barocco ed il recente ExtraTorino Festival.
Piazza Principe Amedeo 7 - Stupinigi - Nichelino
011/3581220
www.visitatorino.com/palazzina_stupinigi.htm


CASTELLO DI MONCALIERI
Dalla cittadina di Moncalieri non vi sarà possibile non notare l'inconfondibile mole possente e squadrata del Castello, di origine quattrocentesca ma completamente ricostruito a partire dal 1619, che domina sull'antico abitato. La struttura originaria risale al XII secolo. La prima trasformazione della fortezza fu voluta da Tommaso III di Savoia nel 1277 e, solo nella seconda metà del XV secolo, la rocca fu ampliata e munita delle torri angolari cilindriche e cominciò ad assumere aspetto di residenza ducale.Nel Cinquecento, il castello cadde in rovina. Nel Seicento il duca Carlo Emanuele I iniziò la ricostruzione del castello che fu completata dalla Madama Reale Maria Cristina e dal figlio Carlo Emanuele II nel secolo successivo. I lavori furono assegnati prima a Carlo e poi ad Amedeo di Castellamonte. Successivi interventi, riguardanti anche l'arredo sono attribuiti a Filippo Juvarra (1731) e a Benedetto Alfieri (1752-56). Alla fine del Settecento Vittorio Amedeo III lo ampliò ulteriormente con quattro torri quadrate. Il castello fu residenza cara alla principessa M. Clotilde che vi morì nel 1911 e a Vittorio Emanuele II, ultimo sovrano che lo scelse come dimora abituale e che lo fece restaurare ed arredare secondo il gusto del tardo ottocento. Del raffinato arredamento, raccolto in epoche diverse dai Savoia, molto è stato trasferito nei musei, ma la fastosità delle stanze e dei saloni si può ancora ammirare nella cappella reale, negli appartamenti delle principesse Maria Letizia e Maria Clotilde, nell'appartamento reale di Vittorio Emanuele, nel grazioso boudoir della regina, e nel settecentesco salone di ricevimento. Gli appartamenti Reali risalgono sostanzialmente al XIX secolo, ma non mancano squisiti esempi di gusto tardo settecentesco come l'ex salottino cinese adibito a stanza da bagno. Ora proprietà del demanio dello stato il Castello è in parte adibito a caserma dei carabinieri.
Piazza Baden Baden, 4 - 10024 Moncalieri
011/6402883
www.ambienteto.arti.beniculturali.it



VILLE

VILLA CONTE VERDI
Sulla via Piol sorge la facciata principale con ricche decorazioni antropomorfe in cotto della Casa del Conte Verde. In realtà, il conte Amedeo VI di Savoia non ha nulla a che vedere con la casa trecentesca che fu la dimora di una aristocrazia mercantile.
Via Piol - 10098 Rivoli

VILLA DELLA REGINA
La Villa della Regina fu progettata nella prima metà del Seicento per volere del Cardinal Maurizio di Savoia. Di stile barocco e contornato da splendidi e maestosi giardini, l'edificio fu più volte rimaneggiato. Nacque come sede de l'Accademia dei Solinghi e solo nel 1642 divenne dimora del Cardinale e della sua sposa. Nel '700 vi si stabilì Anna d'Orleans, moglie di Vittorio Amedeo II. Vi soggiornò anche Vittorio Emanuele I.


EDIFICI RELIGIOSI

BASILICA DI SUPERGA
La Basilica di Superga sorge in uno dei punti più alti e panoramici della collina torinese. Si dice che venne fatta erigere da re Vittorio Amedeo II come voto alla Vergine Maria dopo la sconfitta dei francesi assedianti, nel 1704. Il progetto è di Filippo Juvarra. Si accede alla chiesa tramite una solenne scalinata . La pianta è circolare e l'interno, arricchito dalle decorazioni a stucco e dai marmi policromi, da subito un'impressione di autorità.Sotto la chiesa sono ospitati i sepolcri dei re sabaudi da Vittorio Amedeo II a Carlo Alberto e numerosi principi di Casa Savoia. Dietro l'edificio religioso sorge il convento che ospitava la Congregazione dei sacerdoti regolari voluta da Vittorio Amedeo. Sulla parte retrostante della costruzione il 4 maggio 1949 si schiantò l'aereo che riportava da Lisbona a Torino la squadra di calcio del Torino. Si accede alla Basilica con la Tranvia a dentiera, datata 1934, e che dalla città sale a Superga per 3 chilometri. Le carrozze, restaurate, sono quelle originali; questo fa del viaggio un salto nel passato, con la gioia del superbo panorama e la calma della collina. Strada della Basilica di Superga, 73 - Superga - Torino
011 8980083
http://www.parrocchie.it/torino/basilicasuperga/


COMPLESSO DI SANT'ANTONIO DI RANVERSO
Il Complesso abbaziale del XII sec, è stato costruito per accogliere i pellegrini che qui venivano a curarsi il "il fuoco di San Antonio" (erpes). Rimangono ancora oggi la chiesa, che faceva parte del convento, le cascine, il campanile trecentesco e il monastero settecentesco. Tutti gli elementi hanno subito delle modifiche nel corso dei secoli;la chiesa,per esempio, è stata arricchita con decorazioni in terracotta nel Quattrocento.
Indirizzo Località Sant'Antonio di Ranverso - 10090 Buttigliera Alta
011/9367450


CATTEDRALE DI SAN GIOVANNI BATTISTA (DUOMO)
Il Duomo si trova in Piazza San Giovanni Battista, dove un tempo sorgevano due basiliche e la chiesa di S. Maria de' Dopno. Per volontà del vescovo di Torino, il cardinale della Rovere, le tre chiese furono abbattute e al loro posto fu costruito il Duomo. La chiesa è in stile rinascimentale, a tre navate con transetto. L'attuale Cupola della Sacra Sindone fu costruita da Guarino Guarini per collegare la chiesa e il Palazzo Reale. Nel Duomo è conservata la tomba di Giovanna d'Orlier de la Balme. A lato del Duomo svetta il campanile, alto circa sessanta metri. Un luogo assai affascinante e misterioso, che richiama turisti da tutto il mondo nella città di Torino, è senza dubbio la Cappella della Sindone, progettata e costruita dall'architetto Guarino Guarini.
Piazza S. Giovanni - Torino
011/4361540


CHIESA DELLA GRAN MADRE DI DIO
La Chiesa fu eretta su progetto di Ferdinando Monsignore nel 1818 (e completata nel 1831) per celebrare il rientro in Piemonte di Vittorio Emanuele I, dopo la sconfitta subita da Napoleone. Lo stile Neoclassico si riscontra nella scelta della struttura dell'edificio, ispirata al Pantheon romano, nella scaletta ma anche nella decorazione.. Le due statue che inquadrano la Chiesa rappresentano La Religione e la Fede.Da citare anche la statua di Bertel Thorvaldsen.
Piazza Gran Madre di Dio 4 - Torino
011/8193572


CHIESA DI FILIPPO NERI
Fu iniziata dal Bettini nel 1675, ma, dopo il crollo della cupola, la costruzione della chiesa è stata ripresa dallo Juvarra nel 1714 sotto il governo di Vittorio Amedeo II; una seconda fase cominciò nel 1823 con Giuseppe Maria Talucchi. La chiesa è costituta di un' unica navata con 6 cappelle laterali. Con i suoi 69 metri di lunghezza e 37 metri di larghezza, San Filippo Neri è la più grande chiesa di Torino.
Via Maria Vittoria, 5 - Torino
011/538456


CHIESA DI SAN LORENZO
La Chiesa di San Lorenzo è situata sul lato ovest di Piazza Castello, contigua alla Piazzetta Reale. Costruita per volere di Emanuele Filiberto in seguito ad un voto fatto da lui stesso durante la battaglia di San Quintino, fu progettata da Guarino Guarini nel 1667 e terminata nel 1680. Ha una pianta a croce greca ed è caratterizzata da una ricca e vivace decorazione marmorea. Notevole la cupola, la cui altezza è tre volte maggiore del diametro di base! La chiesa non ha una sua propria facciata poiché i duchi di Savoia non volevano che la piazza, simbolo del loro potere assoluto, avesse elementi che distraessero il visitatore dal Palazzo Ducale e da Palazzo Madama, simboli del potere reale.
Piazza Castello, 4 - Torino
011/4361527


SANTUARIO DELLA CONSOLATRICE (LA CONSOLATA)
Il Santuario della Consolata e' un punto di riferimento molto importante per i fedeli torinesi. L'interno è un trionfo di marmi e di stucchi dorati e di affreschi settecenteschi. All'esterno si notano una colonna corinzia eretta dalla città di Torino come ex-voto per la liberazione dall'epidemia di colera scoppiata nel 1835. Il Santuario della Consolata è meta di pellegrinaggi, come testimoniano i numerosi ex voto presenti all'interno dei corridoi.
Piazza della Consolata - Torino
011/4363235


CHIESA SANTA MARIA DEL MONTE (MONTE DEI CAPPUCINI)
Il Monte dei Cappuccini è oggi una delle immagini simbolo di Torino. Dall'XI secolo in poi il Monte era stato una fortificazione (detta la Bastida) a difesa di Torino. Nel 1473 la bastida divenne beneficio feudale, passando a proprietà privata. L'ultimo proprietario verso il 1581 la vendette a Carlo Emanuele I che lo donò all'Ordine dei Cappuccini ed incaricò Ascanio Vittozzi della costruzione della chiesa.Dal 1891 il CAI ha istituito una propria sede con il Museo Nazionale della Montagna. La struttura è a pianta centrale con tamburo ottagonale risalente al XIX secolo. L'architettura è austera, essenziale e lontana dal fasto di Corte. Meritevoli di nota sono: il Martirio di San Maurizio del Moncalvo (nell'altare a sinistra), le statue lignee della bottega di Carlo Giuseppe Plura, il Crocifisso del coro di Bartolomeo Botto, e alcune tele del Cerano e di Orazio Gentileschi.
Via Giardino, 35 - Monte dei Cappuccini - Torino
011/6604414



STILI ARCHITETTONICI

ROMANICO E GOTICO:

PORTA PALATINA
Situata sulla piazza del Duomo, l'antica porta della città, fu ingresso del Castrum romano dalla pianura padana. Chiamata Porta Palatina a causa della sua vicinanza col palatium, ossia il vecchio palazzo vescovile,senza dubbio è uno dei migliori esempi conservati di porta urbica romana. E' dotata di due torri a 16 faccette , di 8 metri di diametro ed alte di 30 metri con 5 piani. Il suo colore rosso dato dal laterizio rosso gli dà un'altra dimensione quando prende il sole. Esiste un'altra porta romana, oggi sul sito del palazzo Madama, la Porta orientale Pretoria.
Piazza Cesare Augusto

CHIESA SANTA GIULIA
La chiesa parrocchiale di Santa Giulia venne progettata gratuitamente nel 1862 dall'architetto Giovanni Battista Ferrante in ringraziamento alla marchesa Giulia Falletti di Barolo, illuminata gentildonna che aveva aiutato molto gli abitanti del borgo Vanchiglia, all'epoca povero. Sia per la facciata esterna che l'arredamento interno Ferrante si è ispirato al Gotico. Sulla facciata, le quattro statue in marmo bianco di carrara rappresentano i ss. Pietro, Paolo, Carlo Borromeo ed il beato Sebastiano Valfrè, il resto della Chiesa è costruito con la tecnica dei mattoni a vista.
Piazza Santa Giulia


RINASCIMENTALE:

CHIESA SANTA MARIA DEL MONTE (MONTE DEI CAPPUCINI) Il Monte dei Cappuccini è oggi una delle immagini simbolo di Torino. Dall'XI secolo in poi il Monte era stato una fortificazione (detta la Bastida) a difesa di Torino. Nel 1473 la bastida divenne beneficio feudale, passando a proprietà privata. L'ultimo proprietario verso il 1581 la vendette a Carlo Emanuele I che lo donò all'Ordine dei Cappuccini ed incaricò Ascanio Vittozzi della costruzione della chiesa.Dal 1891 il CAI ha istituito una propria sede con il Museo Nazionale della Montagna. La struttura è a pianta centrale con tamburo ottagonale risalente al XIX secolo. L'architettura è austera, essenziale e lontana dal fasto di Corte. Meritevoli di nota sono: il Martirio di San Maurizio del Moncalvo (nell'altare a sinistra), le statue lignee della bottega di Carlo Giuseppe Plura, il Crocifisso del coro di Bartolomeo Botto, e alcune tele del Cerano e di Orazio Gentileschi.

PALAZZO SCAGLIA DI VERRUA
Questo palazzo del cinquecento è una delle poche testimonianze in Torino del Rinascimento. La facciata rimasta sobria con pitture murali, apre sul vasto cortile circondato dal portico. Nel cortile c'è un'apertura che porta al giardino in cui si trovavano le scuderie, oggi ristorante che ha conservato i bei soffitti di legno.
Via Stampori, 4

DUOMO
Il Duomo fu il primo monumento rinascimentale di Torino. E' stato fatto tra 1491 e 1498 dal toscano Meo del Caprina. Anche se la facciata decorata con raffinamento è ampiamente ispirata al Rinascimento romano, l'interno della cattedrale sembra più influenzato dal gotico. Nella seconda metà del '600 Guarino Guarini aggiunse la Cappella della Sindone per accogliere quest'ultima, già a Torino dal 1578. Questa cappella, è in marmo nero forato,che lascia passare fasci di luce che vanno fino alla cupola donando un'idea di vasta ascesa.
Piazza San Giovanni


BAROCCO:

PALAZZO CARIGNANO
Il Palazzo fu la residenza dei principi Carignano, ramo della famiglia Savoia e famiglia più importante della corte ducale. Nei suoi appartamenti ha visto nascere Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II. E' stato progettato nel 1679 da Guarino Guarini che lo rinnova completamente con la maestosa facciata curvilinea in cotto dall'andamento concavo e convesso, in classico stile Barocco. Essa è alleggerita grazie alle forme sinuose della forma e alle decorazioni in rilievo. All'epoca, quando era l'unica facciata, dietro c'erano i giardini con le scuderie. Nel 1848, il palazzo accolse il primo parlamento subalpino ed è all'interno di queste mura che nel 1861 è stato proclamato il regno d'Italia.
Piazza Carignano

TEATRO REGIO
Del Barocco e del teatro originale rimangono solo la facciata. Infatti nel 1936, il resto del teatro settecentesco progettato da Benedetto Alfieri è scomparso nelle fiamme. Nel 1973 Carlo Mollino ha saputo salvare la facciata e ricreare dietro un nuovo teatro giocando con luci, trasparenza e colori. Quanto alla struttura esterna laterale, è stata realizzata in mattone a vista, nel rispetto della tradizione torinese. Dal 1996, con i nuovi lavori, è stata inserita una bellissima cancellata in bronzo dai disegni di Umberto Mastroianni.
Piazza Castello, 215

CHIESA DEL CARMINE
E' stato il primo architetto della corte di Vittorio Amedeo II, Filippo Juvarra a costruire questa chiesa per l'ordine religioso dei Carmelitani. Progettata nel 1728, fu terminata nel 1736. L'interno è spazioso e luminoso grazie alla navata nella quale sono appena mascherati gli archi liberi. La Chiesa fu completata da Agliaudo di Tavigliano, Francesco Benedetto Feroggio e Ignazio Birago di Borgaro. Da non perdere, nell'abside, la maestosa Madonna del Carmine, di Claudio Francesco Beaumont.
Via del Carmine, 3

PALAZZO FALETTI DI BAROLO
Questa dimora nobiliare è una delle più rappresentative del barocco torinese. Fu costruita nella seconda metà del seicento e completata da Gian Francesco Baroncelli. Le parti più belle del palazzo sono il grande atrio ed il maestoso scalone con tre rampe a forbice che conduce al piano nobile. La maggior parte delle decorazioni, affreschi, specchi, stucchi, ecc. sono stati voluti dai marchesi Falletti di Barolo. Oggi il palazzo appartiene all'Opera Pia fondata dalla marchesa stessa, che aiuta le donne in difficoltà.
Via delle Orfane, 7

GALLERIA DELL'INDUSTRIA SUBALPINA
Collegamento tra Piazza Castello e Piazza Carlo Alberto, creato per rispondere alle nuove sperimentazioni di consumismo, la Galleria Subalpina è stata costruita nel 1874 da Pietro Carrera. Il passaggio è coperto, si alza su 2 piani e il tetto in ferro e vetro illumina tutta la galleria. La Galleria ospita due ammirevoli locali storici, la confetteria Baratti con decorazioni in marmo, legno e bronzo ed il Caffè Mulassano in Art Nouveau.
Tra Piazza Castello e Piazza Carlo Alberto


NEOCLASSICO E OTTOCENTO:

CHIESA DELLA GRAN MADRE DI DIO
La Chiesa fu eretta su progetto di Ferdinando Monsignore nel 1818 (fu completata nel 1831) per celebrare il rientro in Piemonte di Vittorio Emanuele I, dopo la sconfitta subita da Napoleone. Lo stile Neoclassico si manifesta nella scelta della struttura dell'edificio, ispirata al Pantheon romano, nella scaletta ma anche nelle decorazioni. Le due statue che inquadrano la Chiesa rappresentano La Religione e la Fede. Da citare, inoltre, la statua di Bernard Thorvalsen.
Piazza Gran Madre di Dio

MOLE ANTONELLIANA
Inizialmente voluta dalla comunità ebraica di Torino per diventarne la sinagoga, la Mole Antonelliana fu progettata da Alessandro Antonelli, nel 1863. E' costituta da una grande cupola che finisce in una guglia di 167.5 metri su un tempietto a colonne. L'uragano del 1953 ha tolto all'orgoglio dei torinesi il prestigio di avere il più alto edificio in muratura d'Europa, spezzando 47 metri della guglia e l'angelo in cima. E' stata ricostruita ma sfortunatamente ha dovuto essere rafforzata con una struttura metallica. Oggi ospita il Museo Nazionale del Cinema, uno dei più importanti al mondo, e la sua struttura la rende l'unico museo verticale al mondo. La Mole Antonelliana è diventata il simbolo per eccellenza di Torino.
Via Montebello, 20

STAZIONE DI PORTA NUOVA
La prima stazione di Torino fu edificata nel 1861 dall'ingegner Alessandro Mazzucchetti. All'inizio gli spazi Partenza e Arrivi erano ben separati. Il primo conteneva un salone con volta circolare ornato da colonne, stucchi e affreschi, la biglietteria, tre sale d'aspetto, la Sala Reale e il caffè ristorante. La maestosa tettoia semicircolare era uno dei primi esempi in Europa di costruzione metallica ad arco a pieno centro senza catene. Nel 1940 fu costruito un edificio a più livelli, fu demolita la copertura metallica e l'area centrale fu coperta con pensiline di legno.La pregiata facciata conserva la sua bellezza architettonica. Altri interventi hanno contributo all'alterazione delle linee architettoniche originarie.
Piazza Carlo Felice


LIBERTY:

BORGO CRIMEA
Grazie alla costruzione del ponte Umberto I, è nato nel 1911 il quartiere Crimea. E' stato costruito rispettando l'idea di preservare il paesaggio e la natura, da una parte, e l'armonia ortogonale della città, dall'altra. Qui possiamo trovare alcuni tra i più belli esempi del Liberty torinese: l'imponente isolato di corso Fiume 11, fatto da Vittorio Ballatore di Rosana nel 1912 e, in corso Lanza 57 sul fianco della collina, la villa dell'industriale Scott, opera di Pietro Fenoglio del 1902, con le sue finestre tutte diverse ed infine la Villa Treves, dove ha vissuto Carlo Levi,progettata dal Bellini nel 1904.
Piazza Crimea, 2

CASA FENOGLIO - LA FLEUR
Questa casa fu costruita proprio per la famiglia Fenoglio nel 1902 in una Torino che stava sviluppando l'Art Nouveau, stimolata ancor più dall'Esposizione di Arti Decorative e Industriali. Sfruttando la posizione ad angolo, gli architetti hanno colto l'occasione per far emergere una torre in bow-window con ferri, vetri colorati e decorazioni che ricordano le scuole belghe e francesi.
Via Principi d'Acaja, 11/ Corso Francia


NUOVO MILLENNIO:

LINGOTTO FIAT
Il gigantesco stabilimento FIAT, uno dei simboli della città, è stato progettato da Giaccomo Mattè Trucco e realizzato dal 1916 al 1922. E' stato costruito per accogliere in modo verticale tutte le fasi lavorative della produzione di automobili. Grazie alle due rampe elicoidali le macchine potevano raggiungere la spettacolare pista di collaudo sul tetto. Successivamente è stato creato il Palavela da Rigotti e De Bernardi per l'esposizione Italia '61, ristrutturato da Gae Aulenti per le Olimpiadi invernali 2006. Negli anni Ottanta Renzo Piano ristrutturò l'edificio perchè potesse accogliere un centro commerciale e il Lingotto Esposizione, dopo aver dislocato la produzione automobilistica. Ha inoltre aggiunto sopra la pista di collaudo sul tetto, la maestosa "bolla di vetro" per ospitare la sala riunioni.
Via Nizza 250/280

ARTE CONTEMPORANEA

GAM
Torino nel 1863 fu la prima città italiana ad accogliere una collezione pubblica d’arte moderna, arricchita nel corso degli anni fino a raggiungere le 15.000 opere attuali. La galleria, ribatezzata GAM, offre un viaggio tra gli ultimi due secoli delle arti visive fra le più importanti d’Italia. Espone i più grandi artisti dell’Ottocento come Fontanesi, Pellizza da Volpedo, Fattori, Medardo Rosso e del Novecento come Castrati, Martini, Moranti, De Pisis, Manzù, Melotti e Fontana. E’ stata riaperta nel 1993 in spazi ristrutturati e accoglie anche mostre temporanee, una libreria specializzata, una sala conferenza e una fototeca.
Via Magenta, 31 - 10128 Torino
011/4429518-011/4429546
www.gamtorino.it


FONDAZIONE SANDRETTO RE BAUDENGO
Dal settembre 2002 Torino può vantare la presenza di un nuovo spazio espositivo, su 3.000 mq, per l’arte contemporanea. Si tratta della Fondazione Sandretto, ente no-profit con lo scopo di affiancare e integrare l'offerta pubblica di cultura, sostenendo e promuovendo l’arte del nostro tempo. Si pone come punto di osservazione delle più interessanti avanguardie, scoperte nel vasto campo delle arti visive, pittura, scultura, fotografia, video e installazioni. Opera per dare alla città di Torino uno spazio di livello internazionale all’arte contemporanea e aperto alla collaborazione di critici, artisti , curatori e collezionisti di tutto il mondo.
Via Modane, 16- 10141 Torino
011/19831600
www.fondsrr.org


FONDAZIONE PALAZZO BRICHERASIO
Nel 1995 si costituisce la Fondazione Palazzo Bricherasio, allo scopo di restaurare le sale storiche del palazzo secentesco, antico centro della cultura a Torino, di proprietà della Contessa Bricherasio, e trasformarle in spazio espositivo. Le sale sono diventate ambienti riutilizzati per questo scopo, mentre le sale meglio conservate sono state restaurate in tutta la loro bellezza mantenendo l'originaria struttura decorativa e sono attualmente utilizzate per dibatti, conferenze culturali e presentazioni di diversa natura. Non un museo, ma un vero ¨spazio per l'arte¨, scenario di grandi mostre, ma anche luogo di incontro per dibattiti, conferenze, concerti e tutte le iniziative volte a valorizzare e far conoscere il patrimonio artistico e culturale.
Via Lagrange, 20-10123 Torino
011/5711811
www.fondazionepalazzobricherasio.it/


LUCI D’ARTISTA A TORINO
Questo evento è nato nel 1997 quando l’assessore del turismo Fiorenzo Alfieri (dal 2001 assessore della cultura) ha voluto trovare un’alternativa alle illuminazioni ordinarie di Natale. All’epoca era la prima rassegna al mondo a portare in vie e piazze opere luminarie da ammirare soprattutto di notte. All’inizio erano attivi solo artisti torinesi, ma con gli anni e l’incremento dell’evento hanno preso a collaborare famosi artisti internazionali come Rebecca Horn, tedesca, Daniel Buren, francese e Joseph Kosuth, statunitense. Le mostre sono diventate così attraenti che da qualche anno rimangono opere fisse. Oggi sono sette:
La Serie di Fibonacci rossa di Mario Mertz sulla cupola della Mole Antonelliana.
Il Bosco dei maghi di Luigi Nervo di fronte all’auditorium della RAI via Rossini.
Le silhouette rosse abbracciate di Luigi Stoisa, via Amendola e via Buozzi.
La Stella – Mulino ad acqua di Gilberto Zorio, nel laghetto d’Italia 61.
Le Insegne di pace e fratellanza di Domenico Luca Cannoli, piazza Moncenisio.
La gru con lucine rosse di Richi Ferrero, incrocio corso Regina Margherita e Lecce.
Le sculture totemiche di Mario Molinari, piazza Galimberti.


ARTISSIMA
La più importante mostra mercato d’Italia specializzata nell’arte contemporanea. Iniziata dal 1994, ha sempre dimostrato il suo interesse per giovani ed emergenti artisti fotografici, disegnatori e videografici, espongono galleristi da quasi tutti i continenti. L’Associazione Artissima nata nel 1997 permette, grazie ad un fondo da essa gestito, alla GAM e al Castello di Rivoli di acquisire nuove opere per arricchire le loro collezioni.
Lingotto Fiere
www.artissima.it/