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Some itineraries for visiting the city of Turin




Itinerario I (Piazza Vittorio Veneto e Via Po)

Questo itinerario percorre il più significativo asse urbano della città barocca e neoclassica. Esempio esauriente della politica urbanistica perseguita per quasi tre secoli dalla casa regnante. Via Po fu dalla sua origine un vivace centro di commerci e di "rappresentazione". I suoi caffè, oggi quasi tutti scomparsi, contribuirono alla storia del paese, con il loro importante ruolo di centri del dibattito politico in epoca risorgimentale. Un tempo relegata ad una posizione periferica, dovuta allo spostamento del centro, la via riprende oggi la sua identità di polo commerciale. Da segnalare in Piazza Vittorio, al n.5, la vetreria settecentesca, risistemata nel 1830.

Percorso tra le botteghe storiche:

MUSY: Antica oreficeria che è in questa sede dal 1818. L'austerità della facciata è tipica di via Po. Dentro dominano il rosso dei tessuti il nero dei mobili e dei marmi e l'oro delle decorazioni.
Indirizzo Via Po, 1

AUGUSTA: Via Po grazie alla sua prossimità con le istituzioni di cultura, raggruppava numerose botteghe di articoli musicali.
Indirizzo Via Po, 3

ROBERTO: L'ingresso principale di questo esercizio è decorato da un monoblocco in legno.
Indirizzo Via po, 5°

GIAPPICHELLI: Nata come cartolibreria negli anni venti, la casa editrice scientifica si installa sotto i portici nello stesso periodo. Gli arredi e le scaffalature risalgono alla stessa epoca ed è a notare il bel registratore di cassa in ottone a manovella.
Indirizzo Via Fratelli Vasco, 2

BACHECHE: Sono attrezzate come veri negozi che offrono scaffali e piani di appoggio quando sono aperti e ridotte al massimo quando sono chiuse.
Indirizzo Via Po, 25

DEGLI STEMMI: Nata nel 1732 e proprietà dell'Ospedale di Carità, la farmacia anche se oggi privata conserva le sue decorazioni e arredamenti d'origine.
Indirizzo Via po, 31

ELENA: L'insegna della ditta Carpano sopra la lunetta, ricorda il fondatore del caffè che ci offriva il suo vermouth. Il grande bancone viene dal caffè Nazionale. I due accessi del locale sono a portale in marmo rosa e serramenti in luce lignei.
Indirizzo Piazza Vittorio Veneto, 5

STILE LIBERTY: Il tipico negozio da barbiere del milleottocento, offre un intervallo raffinato di boiserie e specchi. Nello stesso stile si trovano il banco cassa e le cassettiere per i lavabi, da notare anche gli accessori che per la maggior parte sono originali.
Indirizzo Piazza Vittorio Veneto, 7

BERRUTO: Antica bacheca neogotica in legno intagliato (fine XIX sec.)
Indirizzo Piazza Vittorio Veneto, 7

CERETTO: Bacheca di ferro e ghisa applicata ai pilastri del portico, risale al 1904 anno di fondazione della gioielleria a cui era collegata.
Indirizzo Piazza Vittorio Veneto, 9

OPERTI: L'elegante portale di marmo accenna già l'attività di prestigio che il locale ospita. All'interno si possono ammirare le varie delicate decorazioni dalle dorature ai legni laccati.
Indirizzo Piazza Vittorio Veneto, 11

AGOSTINO DEMICHELIS: La farmacia è un esempio significativo della prima metà dell'Ottocento. Si deve entrare per ammirare il suo ambiente tutto di boiserie, scaffalature e legno scolpito. Da notare anche il bel banco incurvato in noce, sobrio ed elegante.
Indirizzo Piazza Vittorio Veneto, 10

COBIANCHI: Fondata nel 1804 la profumeria, laboratorio di cosmesi, ottenne in seguito l'autorizzazione di fregiarsi dei simboli ufficiali della Casa Reale,ancor oggi visibili sull'insegna, in ferro dipinto a olio,conservata all'interno del negozio.
Indirizzo Via San Massimo, 12

SCIUNNACHE: Le devanture, in coppia, in legno, assai semplici, sono esempio significativo della tipologia a monoblocco. Nel locale sono conservati scaffalature di abete interne e alcuni oggetti dell'antica cartoleria, bilancine di marmo e ottone, presse lignee per la carta e un'elegante taglierina stile liberty in fusione di ghisa.
Indirizzo Via Po, 18

BONINO: E' uno dei più interessanti esempi di decorazione commerciale di via Po, anche per l'articolazione degli elementi di arredo: la facciata è completata da una bacheca dal medesimo disegno. Alla linearità delle devanture di noce si sovrappongono alcuni spunti Liberty. Basi, collari e capitelli completano la vetrina. L'interno è in legno di ciliegio, con riquadrature in mogano; motivi déco sono riproposti sulle scaffalature e sul banco. Da notare anche il disegno tipico dei cristalli molati della porta.
Indirizzo Via Po, 12

ABRATE: Fondata nel 1866, la pasticceria presenta all'esterno una devanture degli anni trenta. Il banco-bar e le vetrinette decorate da fusioni in ottone cromato sono degli anni Venti.
Indirizzo Via Po, 10

REALE ANNIBALE: Piccola bottega con devanture a monoblocco in legno e bacheca.
Indirizzo Via Po, 10

LA CONTERJA: Antica "Reale Ombrelleria Artigiana", nel 1897.
Indirizzo Via Po, 10

BOGINO: Il caffè conserva alcuni prestigiosi arredi degli anni 1910-1920: raffinati banco-cassa e banco-bar in marmi pregiati, colonne scolpite in giallo di Siena con decorazioni floreali in ottone. Significativo anche, il grande lampadario.
Indirizzo Via Principe Amadeo, 11

FIORIO: Il caffè ebbe il suo periodo più glorioso in epoca risorgimentale, quando fu "caffè dei codini" perché ritrovo dell'ala più conservatrice della politica e della cultura dell'epoca. Risale al primo Ottocento; ma il suo embellissement, che ne farà il caffè degli aristocratici, sarà eseguito nel 1845. Significativi sono il maestoso bancone in giallo di Siena, la bussola di legno con copertura a vetri cattedrali e gli stucchi.
Indirizzo Via Po, 8

DELL'UNIVERSITA'(Profumeria): Le decorazioni della vetrina di legno anticipano un modello decorativo che sarà riprodotto a partire da questi anni in ghisa. Il nome stesso del locale è testimonianza evidente dell'importanza della presenza della sede della vicina università, nello sviluppo di nuovi esercizi commerciali.
Indirizzo Via Po, 4

DELL'UNIVERSITA' (Caffè): L'imponente cornice è testimonianza della ricca decorazione dei caffè di via Po. Questa facciata, ascrivibile al primo Novecento, è realizzata in calcare brecciato con incorniciature in bronzo.
Indirizzo Via Po, 4


Itinerario II (da Piazza Castello a Piazza San Carlo)


Piazza San Carlo, capolavoro dell'urbanistica barocca, è oggi il più famoso dei luoghi di ritrovo dei torinesi; ma piazza Castello è "il luogo centrale" per antonomasia di Torino. Essa riassume molte fasi della storia della città; i suoi portici, e specificamente i "portici della Fiera" (sud e est) sono storicamente il principale luogo di commercio e della vita di relazione. Il loro nome deriva dalla secentesca fiera di San Germano, i cui commerci, divenuti permanenti dal 1832, diedero origine a un'occupazione stabile attraverso la costruzione dei "baracconi", strutture fisse che utilizzano lo spazio delle arcate dei portici. Via Roma, sede di commerci tra i più vivaci, non conserva arredi ottocenteschi poiché completamente ricostruita tra gli anni 1931-1937. E' suggerito un percorso, tra le due piazze, attraverso via Accademia delle Scienze e piazza Carignano, in una concatenazione di spazi tra i più significativi dell'architettura barocca torinese.

MULASSANO: Per il suo disegno, e per la raffinatezza dei materiali e della loro lavorazione, il caffè Mulassano, 1907, è un gioiello dell'architettura Liberty per il commercio, di cui è una rara testimonianza. Progettato da Antonio Vandone, l'arredo fu realizzato dai migliori artigiani dell'epoca. Di grande interesse, oltre alla facciata, sono il soffitto in legno e cuoio, le pareti di specchi e boiserie, il bancone e l'alzatina in onice e decorazioni in bronzo, i tavolini con piano, e il pavimento.
Indirizzo Piazza Castello, 15

BARATTI&MILANO: Sede della confetteria dal 1875, il prestigioso caffè prende il nome dei suoi fondatori. Gli arredi della stessa epoca sono costituti di lambris in mogano, specchi e store dipinti, un bancone, soffitti decorati a stucco, lacche chiare e stoffe di seta, cornici e stipiti. Da notare anche la decorazione esterna, costituita da un'imponente cornice di marmo Giallo e di bassorilievi di bronzo, e i locali sul portico, opera di Giulio Casanova e Edoardo Rubino.
Indirizzo Piazza Castello, 29

CAMAIEUR: Della bella confetteria Romana Bass, da Casanova nel 1920, rimangono solo i soffitti dipinti, con stucchi dorati e la decorazione di alcune pareti.
Indirizzo Piazza Castello,43

BARBISIO: Dalla medesima catena del cappellificio, la boutique del 1934 ha conservato la sua devanture di marmo e decorazioni interne assieme a strumentidel mestiere originali.
Indirizzo Piazza Castello, 31

CAPELLO: Capello, orefice della Casa Reale, seguì la corte a Firenze. L'ampliamento dei locali in 1920 dà l'arredo interno con gusto francese ma è conservata dal 1882 la facciata in incorniciature e portinsegna in noce, con pannellature in raro marmo di Val Roia.
Indirizzo Via Accademia delle Scienze, 3

FREE MAP COMPANY: Piccola devanture monoblocco di noce del secondo Ottocento.
Indirizzo Via Accademia delle Scienze, 4

MALAN: La farmacia Bestente del 1833 era segnalata da una raffinata insegna in legno scolpito. Si deve anche portare interesse ai decori della vetrata, alla targa in pietra e agli arredi interni di noce gusto impero.
Indirizzo Piazza Carignano, 2

DEL CAMBIO: E' forse il ristorante più celebre della città, per la sua tradizione e per il prestigio dei suoi ambienti ottocenteschi. Nasce come "Caffè del Cambio" nel 1757. Il suo nome deriva con buona probabilità dal "Consolato dei Cambi, Negozi ed Arti in Torino", da cui dipendeva l'Università dei Confettieri. La decorazione delle sale e l'illuminazione a gas risale al 1840. La "Saletta Cavour" cosiddetta dal suo illustre frequentatore, è decorata da un'elegante boiserie laccata. Nella sala principale l'arredo è composto da una serie di boiserie e specchi sormontati da vetri dipinti dal Bonelli che rappresentano le quattro stagioni, dai tavolini e suppellettili originali.
Indirizzo Piazza Carignano, 2

MASINO: L'antica farmacia, fondata nel 1667, è una delle farmacie il cui titolare è "speziale di Corte". Appartenne ai Massimo per numerose generazioni, fino al 1905. Sulla facciata spiccava (oggi all'interno) la preziosa insegna settecentesca, con le armi dei Chiablese. Il sobrio e settecentesco arredo interno è interamente in noce.
Indirizzo Via Maria Vittoria, 3

STRATTA: Mentre la confetteria esiste dal 1836, le decorazioni esterne risalgono al 1883. Si può osservare oggi lo stemma di fornitore della Casa Reale in noce scolpito con dorature. Gli arredi di epoca tardo-albertina, sono pressoché integri (ciliegio e noce). La bottega fu una delle prima a collocare l'illuminazione a gas nel 1840.
Indirizzo Piazza San Carlo, 191

PAISSA: La devanture, rilevante anche per le dimensioni, è una tipica decorazione di inizio Novecento. L'insegna è realizzata in marmo Paonazzo di Limone. All'interno si può osservare il grande lampadario in ottone e onice. Il negozio, fornitore della Casa Reale, è uno dei più antichi importatori di generi coloniali d'Italia.
Indirizzo Piazza San Carlo, 196

SAN CARLO: E' uno dei caffè di più antica tradizione della città, nato all'inizio dell'Ottocento. Verso il 1837, i suoi locali diventarono un salotto intellettuale di riformisti;frequentato, tra gli altri, da figure di massima importanza storica e politica per l'Italia, come Cavour, D'Azeglio, Lamarmora e Giolitti. Fu il primo dei caffè torinese a dotarsi di decorazioni esterne. Nell'Ottocento il caffè si era ampliato, ma le nuove sale vennero distrutte dai bombardamenti della guerra. Sono state conservate solo le due sale con accesso dalla piazza. Nel salone centrale sono visibili le pitture originali e i legni scolpiti e dorati.
Indirizzo Piazza San Carlo, 156


Itinerario III (da Via Santa Teresa a Via Garibaldi)


L'itinerario si snoda lungo il perimetro della città romana e medioevale, rimasto invariato fino a tutto il XVI secolo. Questo settore della città fu soggetto - più di ogni altro - a una continua trasformazione urbanistica ed edilizia, che in tre secoli avrebbe radicalmente modificato l'immagine delle sue strade. Di matrici storiche assai diverse sono così le vie Santa Teresa e Consolata, costruite tra il nucleo antico e gli ampliamenti realizzati nel Seicento e nel secolo successivo; via Pietro Micca,ad esempio, fu realizzata con il taglio diagonale, in equilibrio con gli interventi di "risanamento" dei quartieri più antichi del reticolo romano. Della stretta connessione tra il commercio e i luoghi simbolo della capitale è testimonianza via Doragrossa (Garibaldi), consacrata per editto del 1739 al commercio "d'oro, d'argento, di seta, di panno, di tele e altri di simili condizione".

SOLFERINO: Inizia l'attività nel 1708 ma si trasferisce nella bottega nel 1928. Le pareti sono rivestite da tessere di mosaico, e l'insieme raffinato dell'officina è un bel esempio d'interno tipico degli anni venti.
Indirizzo Via Santa Teresa, 21

PUCCIO: Piccola devanture in noce del 1885 da Matteo per il negozio di cappelli di Angela Luino. Conserva all'interno il "Brevetto di fornitore della Real Casa" e una interessante collezione di forme artigianali per l'esecuzione delle scarpe su misura.
Indirizzo Via Santa Teresa, 22

MODA DEL GUANTO: Decorazione esterna del primo Novecento, ha una struttura esile e trasparente che ottiene la massima permeabilità alla luce. E' realizzato in noce e pioppo; rilevante il portinsegna aggettante, sostenuto da quattro grifoni alati in legno.
Indirizzo Via Santa Teresa, 19

BOIDI: L'imponente facciata a cornice della profumeria ha un ruolo chiaramente segnaletico, risale al 1911. E' interessante anche la cornice in pietra della vetrina più piccola, che apparteneva nei primi del Novecento al negozio di una bustaia.
Indirizzo Via Pietro Micca, 15

CENTRO IMPERMEABILI: Grande facciata in legno e marmi degli anni venti del Bonola, su ispirazione di Casanova.
Indirizzo Via Pietro Micca, 12

ABELLO: Antica erboristeria segnalata da una raffinata devanture in ferro e ghisa. Sulla facciata, realizzata intorno al 1860 da Bertero (lampadari Teatro Regio), le colonnine tortili sono arricchite dalle piccole decorazioni in ghisa. Gli arredi da Cometti in larice rossa, provengono dall'Esposizione Internazionale del 1911: scaffalature a giorno e cassettiere, ritmate da lesene con mensoline.
Indirizzo Via Monte di Pietà, 5

MASSIA GIUSEPPE: La bottega di passamaneria, tra le poche superstiti nel centro, risale al 1915. L'arredo è conservato nella sua integrità, colonna centrale, scaffalature e boiserie in legno con decorazioni floreali e stucchi decorati a tempera, di gusto francese.
Indirizzo Via San Tommaso, 4

MASSIA VITTORIO: Raro esempio di bottega ottocentesca da passamantaio; gli spinettai Massia sono già citati nel 1843. Ancora oggi vengono prodotte passamanerie con attrezzature ottocentesche. Sono clienti numerosi teatri lirici d'Europa e l'esercito italiano. L'arredo è del 1880; di disegno sobrio, è realizzato in palissandro. Gli stessi passamani, i cordoni, i bindelli, con i loro colori, sono in questi negozi un vivace complemento dell'arredo.
Indirizzo Via Barbaroux, 20

NUOVO TALMONE: Significativo esempio di caffè del primo quarto del Novecento. Il banco-cassa in lega di stagno e argento e i tavolini a ripiano ottagonale risalgono al 1911. Dagli anni venti, invece, sono le parete con lesene e capitelli alternati a specchiere. Nelle zona il caffè è una delle poche botteghe storiche conservate.
Indirizzo Piazza Palazzo di Città, 7

XX SETTEMBRE: Storica farmacia situata nel palazzo del Seminario Arcivescovile. Fu rilevata da Schiapparelli nel 1824, ma la sua istituzione è molto più antica: faceva infatti parte delle 24 spezierie collegiate del Cinquecento. L'interno è un esempio perfettamente conservato d'arredo di metà Ottocento: bancone in noce con i simboli farmaceutici scolpiti, scaffalature; sui vetri cattedrali sono dipinti a fuoco gli stemmi di Casa Savoia.
Indirizzo Via XX settembre, 87

ANGLESIO: Raro esempio di bottega settecentesca, la farmacia conserva alcuni tra i pezzi più antichi e pregevoli dell'arredo commerciale torinese. Già parte delle collegiate cinquecentesche, appartenne agli Anglesio, "speziali di corte". L'incendio del 1766 la distrusse quasi completamente, con l'eccezione dell'imponente bancone, pezzo significativo del barocco piemontese. L'azalta di Camoletto e gli scaffali su credenza del primo Ottocento, sempre in noce, completano l'arredo. L'esterno presenta un'altra delle più antiche testimonianze dell'arredo commerciale: la preziosa insegna in legno del 1774.
Indirizzo Via Milano, 11

DELLA CONSOLATA: Con le sue incorniciature in ferro e ghisa e l'insegna a braccio in ferro battuto, la farmacia appartenne alle collegiate dal 1510. Nel 1856 anno del trasferimento è acquistata dall'Ospedale Psichiatrico Femminile. L'arredo, ricco e armonioso è costituto da banco, scaffali, e cassettiere in noce, con lesene e fregi dorati e numerose suppellettili.
Indirizzo Via delle Orfane, 25

AL BICERIN: Il caffè deriva il suo nome da una bevanda tipica della città creata in questo locale, in attività fin dal 1763 come bottega dell'"acquacedrataio" e confetterie Dentis. All'epoca i caffè erano angusti, bui e rozzi nell'arredo. Esso risale ai primi dell'Ottocento; molto sobrio, con boiserie a semplici partiture e tavolini. Costruito principalmente in marmo bianco, conserva intatta l'atmosfera delle cioccolaterie torinesi dell'epoca. All'esterno la devanture di fine secolo è ormai integrata nella visione d'insieme della piazza su cui s'affaccia: in ferro e ghisa, riprende i modelli fino ad allora in legno. Arricchita da pannelli in vetro dipinto e da capitelli corinzi in ghisa, presenta soluzioni decorative rare rispetto alle consuetudini.
Indirizzo Piazza della Consolata, 5

SERAFINO ROSA: Il negozio è una perfetta testimonianza dell'ambiente delle erboristerie ottocentesche: arredo essenziale, anche se in legno pregiato; il bancone conserva gli strumenti del mestiere. Ma la decorazione vera e propria è la merce stessa, con i suoi colori e i suoi aromi. Unica segnalazione esterna è la pregevole e rara insegna a tavoletta, dipinta ad olio a più colori, con gli emblemi della casa regnante.
Indirizzo Piazza della Consolata, 5

FERRERO: La bottega prende sede nel Palazzo Saluzzo Paesana. Gli arredi che risalgono al 1768 sono composti da due portali di marmo statuario, raro esempio di decorazione, ancorati con borchie di bronzo. Questi portali anticipano una forma di decorazione, destinata a valorizzare l'ingresso di esercizi commerciali di status elevato. Significativi anche gli arredi interni.
Indirizzo Via del Carmine, 1

BOSIO: La monumentale facciata si colloca tra le più elaborate forme dell'arredo commerciale. Di disegno eclettico con alcuni spunti liberty; testimonia un uso della pietra artificiale tipico dell'Art Nouveau. Ai lati dell'ingresso, le due sculture rappresentano Galeno e i simboli farmaceutici. L'arredo interno risale al primo Novecento.
Indirizzo Via Garibaldi, 24/26